mercoledì 30 luglio 2008

notizie sparse, puntata no.2



...vagando un po' per il web mi sono imbattuto giorni fa su questo blog che consiglio a tutti http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/ se vi piace indignarvi a colpi di Travaglio, Gomez e compagnia bella naturalmente. Se volete vivere all'ombra di Lucignolo e cosa fanno ultimamente Lele Mora Fabrizio Corona e compagnia danzante sui loro barconi, spiacenti, non è questo il luogo su cui discorrere di ciò . A meno che non li si voglia prendere per il culo. Con fare anche un bel po' altezzoso, a mò del Marchese del Grillo (io so io e voi nun siete un cazzo)...
Dicevo
Guardando con sempre crescente disprezzo e indignazione come si sta riducendo sta Repubblica delle Banane e le ultime trovate dei suoi reggenti, dalla bocciatura (Ennesima) di Standard's & Poor sulla manovra economica (e qui esce fuori il mio background universitario) all'esercito per le strade (e a che serve?! Andiamo a spezzare le reni alla Grecia?! o andiamo a riprenderci l'Abissinia!!???) fino ai quadretti di regime con il nostro Ducetto immortalato dai vari Chi, Pettegola 3000, nonfacciamocimaiicazzinostri 4000 a Portofino con famigliE al seguito, yachts attraccato in rada e look total black (black bloc!?), insomma, tra tutto sto pattume che han levato da Napoli (ma siam sicuri?) e che ci riversano in casa ogni giorno mi è capitato di leggere queste 4 righe che vi PREGHEREI di leggere a sua volta, per notare come un grande giornalista leggeva la situazione e gli sviluppi nei tempi a venire. Il grande giornalista in questione è Indro Montanelli:

“Dobbiamo prepararci a presentare le nostre scuse a Emilio Fede. L’abbiamo sempre dipinto come un leccapiedi, anzi come l’archetipo di questa giullaresca fauna, con l’aggravante del gaudio. Spesso i leccapiedi, dopo aver leccato, e quando il padrone non li vede, fanno la faccia schifata e diventano malmostosi. Fede, no. Assolta la bisogna, ne sorride e se ne estasia, da oco giulivo. Ma temo che di qui a un po’ dovremo ricrederci sul suo conto, rimpiangere i suoi interventi e additarli a modello di obiettività e di moderazione… Oggi, per instaurare un regime, non c’è più bisogno di una marcia su Roma né di un incendio del Reichstag, né di un golpe sul palazzo d’Inverno. Bastano i cosiddetti mezzi di comunicazione di massa: e fra di essi, sovrana e irresistibile, la televisione. (...) Il risultato è scontato: il sudario di conformismo e di menzogne che, senza bisogno di ricorso a leggi speciali, calerà su questo Paese riducendolo sempre più a una telenovela di borgatari e avviandolo a un risveglio in cui siamo ben contenti di sapere che non faremo in tempo a trovarci coinvolti”.
tratto da La Voce, 26 novembre 1994

Soprattutto l'ultima frase.
Ah, giusto per ricordarlo, anche se son sicuro che voi (o miei lettori!!) ne sarete ben a conoscenza: c'è chi l'ha fatto addirittura passare per un comunista il povero Indro!! un po' come dire che il mondo è piatto o che le melanzane sono buone (scusate, questa è farina del mio sacco)...IM era tutto ciò che è + distante e diametralmente opposto dal comunismo. di quella Destra storica e liberale che qui in Italia forse non c'è mai stata. E di cui facevan parte Borsellino, Falcone e guarda un po' anche Marco Travaglio

che dire!? Indigniamoci ancora un po', ma allo stesso tempo prepariamoci alle vacanze. Meritate. Per tutti noi!
e per finire un pezzo storico di Vasco...ah, anche lui...perchè non fa più pezzi del genere!??!?!?



A presto, ci sentiamo ancora prima della partenza!

2 commenti:

Na Bruta Banda ha detto...

Eh.. caro Paolo, sono indignata e anche piuttosto schifata..

Però sempre più spesso mi capita di pensare che le catene invisibili che ci stanno mettendo ce le siamo meritate.
Son tutti presi dai cellulari, dalle macchine, dalle soap, dagli aperitivi, dalle discoteche e dalla tv..

Benvenga il nostro Travaglio, magari c'è ancora speranza..

Ti auguro nuovamente buone vacanze.. ci sentiamo al vostro ritorno!

PS lo chiami anche tu paese delle banane? penso che fra te e fabio ci sarà molto feeling :)

Bacio

2pa ha detto...

x sara: va bene, siamo schiavi di + e + cose che da tutte le parti ci propinano come indispensabili quando assolutamente lo sono (x es il cellulare). anche noi ci mettiamo del nostro sottostando alla loro logica commerciale, io faccio questo lavoro e li capisco: se vuoi vendere, e vendere bene, devi instillare nel cliente l'idea che quell'oggetto è in-dis-pen-sa-bi-le! se no non avrai mai successo!
poi però sta ad ognuno di noi a dire sì o no, grazie al nostro background, alla nostra educazione e alle nostre possibilità!
il momento di "devo avere l'oggetto perchè è uno status symbol" viene per tutti, basta no essere schiavi di ciò. come anche chi rifugge tutto in nome diun qualche ideale vetero comunista o cose così. mi fan ridere.
basta accendere il cervello ogni tanto, e noto con piacere che chi bazziga queste pagine lo fa. e non solo ogni tanto :)
ps: ho ancora una settimana di "passione" prima di partire, si comincia stasera con una bella grigliata (notizia freca fresca)
aloha!